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dom 21 apr

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Locarno

NATALIE PETERS / SEBI TRAMONTANA (CH/DE/IT)

La voce e il trombone esplorano tutte le possibilità sonore della comunicazione. Armonia e divergenze si uniscono in modo giocoso e aprono la vista a un'utopia in cui sono possibili la libertà personale e un'intensa collaborazione.

NATALIE PETERS / SEBI TRAMONTANA (CH/DE/IT)
NATALIE PETERS / SEBI TRAMONTANA (CH/DE/IT)

Orario & Sede

21 apr 2024, 17:30

Locarno, Piazza G. Pedrazzini 12, 6600 Locarno, Svizzera

Info sull'evento

Natalie Peters: voce

Sebi Tramontana: trombone

Tornano ad esibirsi assieme dopo ben 9 anni Natalie Peters e il grande trombonista italiano Sebi Tramontana, già presenti sul cd del trio One More Locarno (2015).

In questo duo le linee parallele di voce e trombone sembrano dapprima divergere, per poi improvvisamente aggrovigliarsi miscelarsi in combinazioni imprevedibili. Echi lirici si stemperano in gomitoli di suoni fortemente elaborate e volutamente distorti. L’approccio al suono materico, instabile. Da brevi momenti riflessivi scaturiscono esplosioni di note che si modificano continuamente, procedendo in un flusso costante. La fitta complessità organizzativa suggerisce una sorta di immobile cangiante, in una logica quasi minimalista ripetitiva. Questo interpola teso e serrato può essere paragonato a un caleidoscopio di suoni, una sorta di puntinismo che genera, in una visione d’insieme, immagini imprevedibili. (Giancarlo Schiaffini)

Natalie Peters è una cantante con focus sulla musica improvvisata. Inoltre lavora in ambiti interdisciplinari nell’area del teatro e della poesia. Nata ad Heidelberg nel 1976, è cresciuta nel sud della Germania. Ha iniziato la sua carriera quale attrice di teatro e di cinema sperimentale, stabilendosi a Berlino nel 1998, dove è entrata in contatto per la prima volta con la musica improvvisata, che è poi divenuta la principale ispirazione per il suo lavoro. Da allora ha iniziato a sviluppare spettacoli con diversi musicisti, dapprima usando propri scritti, ma accorgendosi poi dell’enorme potenziale che possiede la voce umana, plasmando la propria in modo molto personale. Lavorare con il proprio corpo è da sempre stato l’elemento fondamentale per approcciarsi ad un uso fresco e creativo della propria voce, trasformata a tutti gli effetti in strumento musicale, superando qualsiasi barriera stilistica. Nel 2014 si è diplomata ad Heidelberg all’Istituto Feldenkrais, con la tesi “Scopri la voce – un percorso verso la musica improvvisata”. Oltre a corsi Feldenkrais, Natalie Peters conduce a Locarno il proprio gruppo vocale “Diving with the divas”, indagando come l’espressione musicale spontanea possa trasformarsi in improvvisazioni particolarmente creative e consapevoli. Per un lungo periodo ha collaborato intensamente nel duo “One More” con Guy Bettini, ospitando musicisti del calibro di Barre Philips, Gerry Hemingway, Urs Leimgruber, Michel Doneda, Fabio Martini, Achille Succi e i ballerini Gyohai Zaitsu e Flavia Ghisalberti. Dal 2004 Natalie vive a Locarno e lavora nel suo atelier Panelle 10, uno spazio aperto per musicisti, attori e altri artisti. Attualmente si esibisce in solo, in duo con la violoncellista Sara Käser appunto e con l’Ensemble Sous-sol, di cui da poco è direttrice artistica. Dal 2021 ha creato l’associazione Carovana091 e cura ed organizza la rassegna Frequenz libere.

https://www.nataliepeters.ch/ 

https://www.carovana091.ch/

Sebi Tramontana (1960), trombonista, attore e pittore siciliano, è uno dei nomi di punta dell'avanguardia jazzistica italiana, membro dell'Italian Instabile Orchestra negli anni del suo massimo fulgore, protagonista in molti incontri con i più bei nomi della musica di ricerca europea, da Joëlle Léandre a Evan Parker, da Barre Philips a Barry Guy, da Paul Lovens a Mats Gustafsson, da Michel Doneda a Mario Schiano e Carlos Zingaro. Nelle sue esibizioni dal vivo in solo o accompagnato, fa un calibrato uso di campionari di tecnica ortodossa e no, con largo dispiego di multiphonics, di suoni trascinati, di fischi, di soffi, di schiocchi, e di canto espressivo dentro il tubo di ottone. Tramontana è, poi, un maestro nell'utilizzo della sordina, che dispiega in alcune sequenze in particolare, in cui oscilla fra la clownerie ribalda e il senso artistico profondo. Insomma anche quando fa dell'ironia, in fin dei conti, va preso sul serio. I suoi modelli sono i grandi trombonisti Albert Mangelsdorff e Paul Rutherford, eroi della stagione del free mitteleuropeo. Ha avuto occasione, grazie ad uno stipendio della città di Monaco di Baviera, di soggiornare nel 1999 negli Stati Uniti (principalmente a Chicago, ma anche a San Francisco e New York). A Chicago nel 2004 ha presentato un’esposizione dei suoi lavori, suonando inoltre con musicisti del calibro di Peter Brötzmann, Han Bennink, e molti altri. La sua discografia conta innumerevoli collaborazioni in dischi di grande spessore per la Leo Records, la ECM e l’italiana Splasc(h).

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