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dom 03 apr

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Locarno

Badrutt Demierre Leimgruber Studer Zimmerlin

Gaudenz Badrutt: elettronica – Jacques Demierre: armonio – Urs Leimgruber: sassofoni – Daniel Studer: contrabbasso – Alfred Zimmerlin: violoncello

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Badrutt Demierre Leimgruber Studer Zimmerlin
Badrutt Demierre Leimgruber Studer Zimmerlin

Orario & Sede

03 apr 2022, 17:30 – 19:00 CEST

Locarno, Piazza G. Pedrazzini 12, 6600 Locarno, Svizzera

Info sull'evento

Utilizzando i loro strumenti con la riduzione e in modo trattenuto, suonano una musica “noise” con strutture curate fin nei minimi dettagli. Raramente uno strumento suona come generalmente farebbe. Il quintetto è unito da una comune e coerente volontà creativa che si eprime nell'istante presente attraverso una linea formale prestabilita, nonché da una specifica ricerca sonora sui rispettivi strumenti – l'insolita composizione di harmonium, sassofoni, due strumenti ad arco ed elettronica apre nuove composizioni e spazi sonori.

Gaudenz Badrutt: elettronica

Jacques Demierre: armonio

Urs Leimgruber: sassofoni

Daniel Studer: contrabbasso

Alfred Zimmerlin: violoncello

Gaudenz Badrutt vive a Biel/Bienne ed ha iniziato la sua attività quale pianista nel campo della musica classica contemporanea, ma lavora ormai da 20 anni in ambito di musica elettroacustica improvvisata. Negli ultimi anni si è fatto notare per il largo uso di computer (sampling) e di varie apparecchiature, quali distorsori o sintetizzatori modulari, capaci di creare un sound di rumori minimali, droni e strutture dense che caratterizzano oggi la sua espressione musicale e le sue apprezzate istallazioni sound & video. Tra le sue innumerevoli collaborazioni da segnalare quelle con Hans Koch (il duo Social Insects), Jonas Kocher (già ospiti in altri progetti allo Spazio Panelle e allo Spazio Elle) e Christian Müller.

Jacques Demierre è un compositore, pianista ed improvvisatore sulla breccia già da parecchi decenni. Molti lo ricorderanno nel 2013 a fianco di Urs Leimgruber, Guy Bettini e Paul Lovens in un memorabile concerto al Teatro San Materno di Ascona. Acustiche o elettroacustiche, ancorate alla scrittura tradizionale o libere improvvisazioni, le sue realizzazioni sono pura poesia sonora. Autore di numerosi brani per ensemble o per voce, Demierre è divenuto un abile esploratore della forza evocatrice dei “rumori” più quotidiani, allargando le possibilità sonore offerte dal suo pianoforte e nel caso specifico dall’armonio. Ciò gli ha permesso di sviluppare una concezione trasversale e interdisciplinare della musica, dandogli la possibilità di esibirsi con una miriade di grandi artisti in tutto il mondo, quali Chris Mann, Caroline Bergvall, “L’Encyclopédie de la parole”, Christian Kesten, con i coreografi Noemi Lapzeson, Cindy van Acker, “Foofwa d’Immobilité”. Tra i musicisti da segnalare le collaborazioni con Barre Philips, Urs Leimgruber, Christian Marclay, Martial Solal, Radu Malfatti, Joëlle Léandre, Fritz Hauser, Andrea Parkins, Sainkho Namtchylak, Urs Blöchlinger, Irene Schweizer, Hans Koch, John Butcher, Butch Morris, Roger Turner, Peter Evans, Barry Guy, Lucas Niggli, Sylvie Courvoisier, Hann Bennink, Martin Schütz, Paul Lovens, Doro Schürch, Phil Minton, Elliott Sharp, Guy Bettini e molti altri. Inoltre è co-fondatore assieme a Phillipe Albera e Vincent Barras, della rivista e delle Edizioni Contrechamps, dedicate alla riflessione sulla musica del XX° e XXI° secolo. Jacques Demierre ha ottenuto il premio “Ville de Genève 2007” e il premio svizzero della musica nel 2018. Da citare incisioni per la Tzadik, la Victo, la Leo e la Unit Records.

Urs Leimgruber, nato nel 1952 a Lucerna è certamente una delle punte di diamante della musica contemporanea e improvvisata in Europa. Grazie a innovative tecniche esecutive e al particolare suono del suo sassofono ha contribuito in modo determinante all’evoluzione del suo strumento. Si esibisce in solitaria, con il trio Leimgruber Demierre Phillips, con il Quartet Noir (Fritz Hauser, Joëlle Léandre e Marylin Crispell) e con numerose altre formazioni. Allo Spazio Panelle abbiamo avuto il piacere e l’onore di ospitarlo e ammirarlo più volte, sia in solo, in duo con il batterista Roger Turner, con il trio Schweizer Holz (Leimgruber Koch Ziegele) e da ultimo con il sempre sorprendente gruppo OM, ancora oggi punto di riferimento in Svizzera per tutti i musicisti attivi nell’area Jazz e musica improvvisata e autore di una performance strepitosa (e sold out) allo Spazio Elle nel novembre 2020. Vanta inoltre collaborazioni con Evan Parker, Fred Frith, Steve Lacy, Sunny Murray, l’Arte Saxophon Quartett. Ha al suo attivo molti dischi per svariate e importanti case discografiche.

Daniel Studer, nato a Zurigo nel 1961, ha vissuto e lavorato a Roma dal 1961 al 1995, per poi ristabilirsi di nuovo sulla Limmat. Diplomatosi con un Master in pedagogia musicale, ha poi studiato composizione con Johannes Schöllhorn. Studer si è poi focalizzato sulla libera improvvisazione, partecipando a vari progetti, anche di musica elettronica. Altri campi di interesse sono gli abbinamenti musica-lingua, musica-danza e musica-poesia visiva. La costante esplorazione, fino al limite delle possibilità del suo strumento, lo hanno indotto ad esibirsi anche da solo. Dal 2007 insegna improvvisazione e composizione alla Hochschule der Künste a Berna. Ha lavorato per anni con Peter K Frey, Mischa Käser, Katharina Klement, Giancarlo Schiaffini, Dieter Ulrich e Alfred Zimmerlin. Attualmente è membro del double bass duo Studer-Frey (già ammirato allo Spazio Panelle), del trio Kimmig-Studer-Zimmerlin (ammirato nella primavera 2017 allo Spazio Panelle), del Trio “III-VII-XII” (con Mischa Käser e Urs Haenggli), dell’”In Transit” (con Michael Jefry Stevens, Jürg Solothurnmann e Dieter Ulrich), del trio Friedli-Studer-Ulrich e del quartetto “Anemochore” (ad oggi l’ultimo concerto allo Spazio Elle prima dello stop per la pandemia). Ha collaborato tra gli altri con Lester Bowie, Michel Doneda, Paolo Fresu, Steve Grossman, Barney Kessel, Hans Koch, Joëlle Léandre, Evan Parker, Antonello Salis, Irene Schweizer, Tony Scott, Sebi Tramontana, Massimo Urbani, Urs Voerkel, Bobby Watson, con il gruppo “Day&Taxi” (pure in cartellone allo Spazio Culturale Panelle nel 2019) e molti altri musicisti svizzeri e italiani. Molteplici le sue incisioni per case prestigiose quali la Emanen e la ARTpur. Nel 2010 ha ottenuto il premio musicale “Città di Zurigo”.

Il violoncellista Alfred Zimmerlin, nato a Zurigo nel 1955, è detentore di numerosi riconoscimenti ed ha studiato musicologia ed etnologia musicale all'Università di Zurigo ed in seguito composizione, con diversi soggiorni all'estero (Parigi, Darmstadt). Molto interessato alla "memoria culturale" è considerato un grande compositore ed un pregevole improvvisatore. Innumerevoli i riconoscimenti ottenuti, tra i quali il premio UBS Kulturstiftung nel 2015 e il premio cultura del Canton Zurigo nel 2014. Dal 2010 è docente di improvvisazione all’ Alta Scuola FHNW di musica a Basilea, dove dirige il master di improvvisazione libera. L’opera di Zimmerlin è ricchissima, soprattutto quale compositore per pianoforte, musica da camera o per grandi orchestre, musica elettronica e musica per teatro e cinema. Quale improvvisatore al violoncello è attivo in diverse formazioni in Europa e Stati Uniti. E’ membro del collettivo KARL ein KARL e dal 1983 del trio con Peter K Frey e Michel Seigner. I due gruppi sono largamente documentati su disco.

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